Versetti



28 – Persi Nel Vuoto Delle Forme

2 Provenienza Dell’Essere (La Dualità)
8 La Ricerca Delle Forme (La Libertà-Prigione)

Capitoli
                 

280) L’inizio del Tutto e la fine del momento sono nello stesso luogo. La madre delle ossa è madre delle ceneri, non conta cosa è stato ma cosa sarà il ritorno. Non perderti.
281) Vieni dall’Inaudito Intangibile Immenso e tu, incarnato io illusorio, perdi la Trinità Immacolata per l’indeterminata forma.
282) La forma è motivo d’amore ma è decadimento, è separazione. Non perderti con i motivi, cogli l’amore.
283) I tre specchi formano una lampada, incroci di luci la colorano, le «tue» forme la nutrono e tu ti perdi.
284) Le quattro leggi che dimensionano le quattro cose da sapere, per quattro esseri, per quattro…
285) Lontani dalla fulgida gemma del cuore tenui indicazioni, carenti forze, vite assenti. Ti perdi.
286) Le forme raccontano dell’Anima ma vivono per merito dell’Anima. Provengono dal Creatore ma sono forgiate dall’Anima.
287) Nell’attimo della trasmutazione la grande trasformazione dà luce al grande mistero, al buio e alle molteplici forme. Non ti sfamare di forme, rimani a bocca vuota e nutri il cuore.
288) Le forme ignorano, non afferrano, ruotano incoscienti, sensibili al contatto illusorio.
Afferrano la finta esistenza, nascono, muoiono, danzano lontano dal Canto dell’Eterno. Per paura del Signore di Tutto deviano dalla Luce e fuggono verso l’oscurità. Persi.
289) Sì, decisamente è da sapere. Le forme dell’universo svaniranno nel tempo, nel vuoto, nell’infinito, nello spazio, nel quattro… e poi nel cinque…