910) |
L’Incontaminato che già sei cerchi di trovarLo dove non sai, ma tutto il sapere che raccoglierai sarà nebbia da diradare. Oltre è il giusto Sé, ma Lo troverai solo dopo i falsi io. |
911) |
Colui che è suddito dei falsi io è schiavo di falsi dèi. L’incondizionata immensa libertà del creato che rappresenta non deve avere freni. Dove la sfrenata corsa lo condurrà, lì sarà la comprensione. |
912) |
Le ombre disegnano sulla terra i confini illusori dell’io. Credere nelle loro storie è credere nella storia raccontata. La Verità nel cuore degli uomini mai nessuno la saprà se non chi l’ha vissuta e l’Eterno Presente… che fu l’ombra, la terra e l’io. Considera ciò, sei l’Uno, l’altro… l’ombra e la luce. |
913) |
Non sentirti diverso da ciò che sei stato. Sei ancora e per sempre immerso nel tuo passato, apparentemente divenuto il passato di altri esseri. |
914) |
Per chi il sacco è pieno, per lui grande libertà. Nessun obbligo, nessun ordine, nessun verso. Deve sperimentare ciò che vuole, riempire di forme ed illusioni le sue esistenze, le meraviglie di innumerevoli io. |
915) |
Non puoi iniziare il cammino nella Via se ancora il sacco devi riempire e poi svuotare. Sei la testimonianza della Libertà dell’Assoluto in un punto. Ti devi manifestare dentro e fuori, gioire del dolore altrui, soffrire della gioia altrui, separarti dagli altri, occupare i «migliori» posti. Devi ancora rubare per riempire i tuoi io, uccidere forse credendo di poter viver di più, unirti ai tuoi simili nell’odio, nelle idee, nelle religioni. Che inizio, in verità, per la libertà? |
916) |
Sono così lontani per te l’Anima e l’universo che hanno «tutto» te per distanza. |
917) |
Ogni volta che scomparirai nessuno si ricorderà delle tue illusioni, solo tu le riempirai del tuo io, che muterà in un altro io. |
918) |
Ogni forma che afferrerai sparirà quando te ne andrai. Ti farai re, papa, imperatore o altre favole moderne ma rimarrai confusione e caos, inconsapevole di essere un punto d’armonia. |
919) |
Tra due universi c’è sempre chi cerca attraverso la ripetitività, il vuoto riempito, il sacco svuotato, l’essere, il creato. L’essere è Porta che porta al non creato.
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