620) |
Il vento delle parole serpeggia nelle montagne della mente, conduttore di nuvole che piovono nei pendii, coscienza di Via, fondamento di vita. Corrono al mare caos e disarmonie apparenti, esseri separati. Già unita l’essenza al mare. Chi mai separerà la terra dal Suo Sapere? L’essere dal Suo Infinito? Tutto è già in noi. |
621) |
Anche se la dualità si genera da un punto, procedendo nelle infinite direzioni si dirige verso la Quiete. Da lì riparte generandosi da un punto. |
622) |
Dall’Assoluto una sola Porta per infiniti esseri, emessi ed immersi nelle forme ma affacciati a Colui che sempre ci contiene. Proveniamo infiniti ma da Uno, alla contemplazione ricongiunti. Ricordalo! |
623) |
Certezza del Creatore, dell’Anima, della dualità, dell’illuminazione, della Realizzazione. Ma ancora, per libertà, l’incertezza si affaccerà come stimolo a migliorare quello che mai si è separato e mai lo sarà. |
624) |
Dell’Anima e della separazione, attraverso la dualità, conosce solo il punto di contatto. E da lì spazia nel creato e nel non creato. |
625) |
Nell’attimo dell’inizio finalmente ricongiunti. La fine per un nuovo inizio. |
626) |
Non esiste un posto che sia diverso da un altro per chi ama. L’Anima è partenza ed arrivo del gioco delle illusioni e delle forme e del Gioco di Dio. |
627) |
A volte sembra Reale, a volte illusorio: la diversità fra forma e vuoto, tra uomo e donna. A volte nessun valore costruito è simile a nessun valore. A volte… |
628) |
Che perfezione. Un Punto che, divenendo forma, esprime la sua immensa energia attraverso una minuscola creatura. |
629) |
Esseri eternamente viventi e vissuti in Dio. Persi apparentemente in innumerevoli punti, ricongiunti per Amore eternamente ora, anche nelle forme, nell’illusione, nella dualità.
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