Versetti



86 – L’Ultima Parte

8 La Ricerca Delle Forme (La Libertà-Prigione)
6 La Porta, Le Porte (L’Anima)

Capitoli
                 

860) La forma più piccola le contiene tutte. La parola inespressa è il Verbo. Il tempo più piccolo è Infinito. Lo spazio che circonda le forme è Vuoto ed è rinchiuso dentro «l’ultima parte» di ogni essere chiamata Anima.
861) Desiderosi di una vita di ottenimenti e piaceri ne vivono la parte più evidente e perdono così, nello squallore della loro vita, la Via.
862) Le forme mostrano all’Anima la loro unica verità. L’unicità della dualità, la loro trasparenza al tempo. Quindi, l’eternità è lo spessore dell’invisibile.
863) Ogni forma obbliga alla sua sostanza chi la permea ma «cerca» la trasparenza di un Amore Incondizionato.
864) La luce di una candela proviene da un punto e va in ogni direzione. Il vento la oscura, il tempo la consuma. La luce del sole? La stessa cosa. Oltre l’Anima il Buio ha la Sua Luce, fonte di infinite luci. Nessuno La oscura.
865) L’Anima che, silente, attende il tuo inizio nella Via ti spinge a vestirti di tutte le forme che vuoi. Ti attende nell’ultima parte del cammino, consapevole della tua eternità e della Soglia Infinita. Ogni attimo della tua esistenza è «l’ultima parte» del cammino.
866) Nulla ti mancherà se, liberandoti, donerai l’Amore che possiedi usando la limpidezza del parlare che ne deriva.
867) Rincorrere la vita è paralizzarsi nella Via. Immergersi nell’illusione è gioire del niente e perdere il Nulla. Credere nelle forme è vivere come polvere nel vento ed essere morti all’eternità. Immobile, osserva la tua Eterna Natura. Il gioco della Libertà Divina.
868) L’essere è il tempio. Colui che raccoglie nel falso sacco pietre e favole, ferro e bastoni, poi ne fa libri sacri per incatenarsi a regole, dogmi, morali e riti. Costruisce, in questo modo, templi fuori di sé e perde di vista la luce della sua stessa fiamma.
869) Congiunte all’universo le forme usate ma fuori il gioco, «nell’ultima parte» del cammino. Le loro sbarre sono smontate e divengono i rami dell’albero infinito, dove poggiarsi e spingere lo sguardo all’Amore ed oltre ogni concepibile… oltre.