740) |
Oltre ogni movimento concepibile, sopra ogni Grandezza Inimmaginabile. Quando nulla più si può usare, nemmeno quello che si sta dicendo ora. Al termine di tutte le cose, dove lo spazio vuoto è senza forma ma ancora imperfetto perché da noi inteso. Dove tale posizione è illusione anche per il più saggio degli esseri, ed ancora oltre. Vacuità, non forma, vuoto inattivo, ecco usate le parole per non dire cosa è il termine «Legge Divina». |
741) |
Il saggio parla e racconta del male del mondo, teorizza l’oscuro più dell’esistente, si introduce ingannevole nei discorsi dei malvagi. Ma non attua mai il male di cui parla. |
742) |
Inizia la separazione illudendoti nelle forme dell’esistenza di un risvegliato, di un demone. Inutile sforzo che nel tempo diverrà ancor più vano, ma obbligo per chi, comunque nella libertà, può tendere all’uno o all’altro. |
743) |
Il saggio è circondato da esseri che non lo conoscono e quindi usano nei suoi riguardi innumerevoli sistemi per considerarlo quello che non è. Lo venerano, lo amano più degli altri, lo divinizzano, lo prendono cioè in grande considerazione, erroneamente. È cosa facile per il saggio
far crollare tale reputazione. |
744) |
Purezza e Verità sono del saggio, colui che serve non vuole essere servito. Chi le sue parole chiama «il sapere», ottenebra l’Anima e perde l’essere, il non essere ed il fare, chi le chiama parole fa i «conti» con se stesso. |
745) |
Colui che è saggio, a volte, perde anche la Sua Natura Essenziale e Fondamentale. Non è in accordo con l’armonia della Via, non ha quindi virtù. Con ciò non definisce più nulla e proprio per questo, identificato con la Via, ne vive l’identità. Il silenzio ed il vuoto non hanno più nomi, inizia il cammino ogni attimo. |
746) |
Chi ci ama in parte trasmette illusione, in parte spiegherà l’Uno per illudere ancor di più gli illusi che credono alla somma delle illusioni e non ottengono che «parti». |
747) |
Questi versetti non sono l’unica via, l’unica saggezza o l’unica conoscenza. Chi dice questo vuole far marcire le parole in una religione o in un sistema, è uno stolto. Nessuno ne sia coinvolto. |
748) |
Usata senza nessuno e nessun pensiero. Gli eventi scorrono intorno alla trasparenza, tutta la rete ne rimane impregnata. Nessuna preda, troppo grandi le maglie. Catturato è l’universo dall’illusione e dalle forme. Amore e saggezza non bastano, liberato è dall’evoluzione, guidato è dal metodo opportuno. |
749) |
Il percorso parte dall’arrivo e giunge alla partenza. Non è un gioco di parole, forse lo è per lo stolto. Ma chi è Anima – Amore Universale sa oltre.
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