Versetti



58 – Il Giusto Errare

5 Inizia Il Cammino (La Via Intuita)
8 La Ricerca Delle Forme (La Libertà-Prigione)

Capitoli
                 

580) Le forme evolvono e giungono attraverso il Nulla a nuove forme. Iniziano il primo movimento in un punto per ricaderci all’ultimo.
581) La libertà di sperimentare viene chiamata «errore» e «peccato» da chi ha iniziato il cammino, per condannare gli altri ai suoi errori.
582) Chi nel duale vive il giusto errare, il giusto peccare, il «giusto», ha iniziato bene il cammino nelle forme.
583) Una guida che vede, a volte, camminando crede che gli altri vedano ciò che lui vede, ma deve ricordare che cammina con ciechi che non hanno la minima idea del mondo che li circonda.
584) Un vero consiglio? Lasciati e lascia tutti i legami con il passato. Era il presente per un attimo. Chi ormai cenere, non può condannarti per un suo attimo a regole della sua follia dispersa ormai nel tempo.
585) Inizierà in eterno. Il tuo cammino è anche la Via nelle forme. Ogni universo un nuovo cammino, la solita Via.
586) Se non giungi a sentirti oltre le forme la mente se ne nutrirà. L’attimo in cui sarai eterno per il sentore dell’Anima inizierà il digiuno della mente, e delle forme vedrai la realtà.
587) Ogni evento non attende che di essere compreso dalla coscienza della sua misura, mentre molti esseri plasmano a loro statura la realtà, rendendola illusione.
588) Salire il sentiero che porta alla vetta, dove ciò che è forma sfuma nel cielo, è il cammino che ha per compagno l’abisso. Bisogna procedere con la giusta attenzione. Mai raccogliere sassi, anche se d’oro o pietre preziose, sono montagne che ti affonderanno nell’abisso.
589) Ogni universo è un’ottima occasione per il giusto errare. Sperimenta e non darti pena. Nella Libertà, il tuo diritto. Nel tempo giungerai oltre il diritto e il dovere, allora sarai Forma d’Amore.