540) |
Il saggio sceglie il cammino, aiuta gli esseri a percorrerlo ma non racconta a nessuno il progetto. |
541) |
Avrai padroni, avrai servi, rifiuta i ruoli: né al centro, né ai bordi. La dignità non è di chi si mostra, né di chi si nasconde gli occhi per non vedere la Realtà. |
542) |
Quando la piuma in fondo alla freccia è storta, la punta non giunge al bersaglio. Quando la coda piumata è dritta, la punta va al centro. Il saggio forgia la punta preparandola all’impatto. |
543) |
Mai, per te, chiedere preghiere. La forza delle preghiere e della fede in Dio è inversamente proporzionale ai bisogni dell’ego. |
544) |
Ciò che dice il saggio, già l’ha detto nelle varie epoche. Non è il tempo che cambia il suo sapere, è l’umanità che crede che qualcosa cambi. |
545) |
Se la Via è ciò che senti essere, anche il tuo Profondo Sé, nel tuo volto è già ciò che devi essere. Rispettati senza maschere, chi non le ha rappresenta ogni natura. |
546) |
Tu sei il tempio, l’Anima è l’altare, il rito è la tua vita. Se scordi questo tendi a costruire falsi templi, altari e false vite. Nessuno mai potrà ristorarsi alla Fonte d’Amore che sei. |
547) |
Un essere, per realizzare e fare sua la Via, La definisce. Così perde la consapevolezza della Realtà costruendo l’illusione. |
548) |
Tutte le definizioni sono come nebbia che si propaga, che impedisce l’osservazione della Realtà. Chi procede nel cammino cerchi oltre la forma e l’illusione o raccoglierà sogni e perderà la Via. |
549) |
Credi d’essere aiutato nell’iniziare il cammino ma ciò che porti è ciò che sei, ciò che conquisti è ciò che sarai. Il percorso? Ti percorri. L’arrivo? È la tua partenza Anima. Il saggio? È solo la memoria di tutti i cammini. |