Versetti



42 – Sintetica Armonia

4 Il Saggio (Apparente Sapere)
2 Provenienza Dell’Essere (La Dualità)

Capitoli
                 

420) Percorre le innumerevoli vie nella creazione rimanendo immobile, non rifugge il peso dei mondi. Chi non è non sente peso, ogni scelta è giusta, ogni strada è Via che porta a Lui, e Lui al Logos.
421) Libertà conduce all’arcobaleno dopo la pioggia della creazione, pace nei frammenti di luce unificati. Dentro, luce di stelle. Il sogno, ormai fuori di sé, placa intorno galassie.
422) In verità tu, che creato sei di acqua e terra, sappi che sei solo lo zerbino del tempio che è in te. Stai servendo il tuo corpo illusorio e scordi il tempio Verità.
423) In pace con sé e col non sé, è se stesso e tutto il resto. Ormai angelo inseparato, è l’arco, la freccia, il bersaglio.
424) L’essere e la creazione diventano la stessa cosa cosciente, unica vibrazione in due, un cuore in più universi. Alla fonte il Verbo è bocca e acqua, sempre baciandosi si amano, sole e luna, unica luce, unico occhio.
425) La libertà di agire in ogni direzione lascia ad ognuno la scelta della sua azione. Pur programmando il percorso, l’evoluzione mantiene liberi frammenti di dolore.
426) Provenire dal Nulla attraverso un Punto. Ed eccoci, già tornati, per sapere che l’Amore dal Nulla si separa per amore. Solo così la parola Libertà di Dio diviene «esseri».
427) Chi della dualità ha fatto Unicità vive l’illusione come illusione.
428) Prima della creazione, senza specchi, la stessa cosa. Dopo la creazione, oltre gli specchi, la stessa cosa. Gli ultimi vogliono essere primi ed il primo vuol esser ultimo, la stessa cosa.
429) Dell’universo il saggio conosce l’inizio e la fine. Ma sin dall’inizio li ha uniti in un’unica sensazione, l’Assoluto.