350) |
Il tuo primo passo è anche i prossimi a venire, amore. |
351) |
Il tuo primo sentire è per sempre, eternità. |
352) |
In verità ti dico: la gioia della creazione è tua. |
353) |
Il primo vero uso di te stesso è saggezza. |
354) |
Scorre trasparente l’acqua al mare, così il tuo cuore al Signore. |
355) |
Finalmente la molteplicità ti ha condotto all’Uno e tu giochi in Lui nella molteplicità. Se accetti il Nulla sarai colmato, se sei colmato ti annullerai. Il gioco è iniziato. |
356) |
Risorgi per morire, muori per risorgere, con gioia. Tuo alleato il tempo, per lo spazio da percorrere. Miraggi ed echi il tuo dolore, preso come sei dall’amore verso tutti. |
357) |
Poco da dire: sempre sì. Molto da fare: sii dentro e vivi fuori, sii tuo e donati, sii bello e raccogli il brutto, sii giusto e correggi l’ingiusto, sii vero ed ascolta il falso, sii ordinato e rispetta il disordine, sii armonico ed accetta chi, stonato, è caos per sé e per altri. Non avere pregiudizi con chi è arrogante ed afferma se stesso per prevaricare, supera ogni dualità se puoi; anche tu eri da una parte e poi dall’altra, quindi lascia che gli altri cerchino liberamente. Questi tuoi primi passi non sono tra un abisso ed un altro ma tra due orme, le tue. |
358) |
Procedi nella via, percorri le forme. Scorda la Via, percorri le forme. La Via? Cos’è? Le forme! |
359) |
Ascolta i suoni dell’universo. Sono i tuoi passi, il tuo respiro, il battito del tuo cuore.
Ascoltali! Nel silenzio è il perché del loro valore. Il valore del Silenzio. |
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