310) |
Hai illuminato il sentiero dietro di te e ti sei accorto di quanto hai camminato al buio. Ora, alla luce, scorgi gli ostacoli e le ombre, di ciò hai dato colpa ad altri invece che ai tuoi occhi.
Quando guarderai con un occhio solo vedrai l’Invisibile. |
311) |
Del Giardino di Dio sul tuo sentiero cadevano foglie, fiori, frutti e semi, ma al buio li calpestavi credendo fossero asperità sul tuo cammino. |
312) |
Energico è lo stolto e vanto la sua limitazione. Costruisce se stesso, il furbo, con i rifiuti che crede oro. Avido di potere è chi nulla ha da donare. Forse è stato necessario affaticarsi per raccogliere ma ora, finalmente, questa zavorra è persa: chi è nudo è nato, e così torna a Lui. |
313) |
Sei stato proiettato verso qualcosa che ora sei. I passi dell’illusione portano a te, poi portano a Lui, ed allora Lui ti riporta a te. |
314) |
Tutto ciò che hai separato non lo era, tutto ciò che hai collegato già era unito. Con due gambe camminavi zoppo, una era saggezza, l’altra amore. Che fatica scordare, che gioia finalmente usarle insieme. |
315) |
Inizierai il cammino con «io al buio». È giusto! |
316) |
Esseri che non possedendo nulla dentro vogliono possedere fuori, ma ciò che è fuori è il nulla sterile. Possedendo il Grande Sé, dopo il risveglio, Anime Universali possiedono finalmente il Nulla Contenitore. |
317) |
Non ci sono molte ombre ormai, ma attenzione: l’appagamento è oscurità, l’io ricaduta. |
318) |
Ciò che non sei senti come muri e mattoni di io. Ma se li osservi oltre l’unire ed il separare, non li senti. Vuol dire che non ci sono. |
319) |
Il sorriso del vuoto che l’amore occupa è il vero vissuto dell’essere in un universo. |