210) |
Chi vive proiettato fuori di se è perché non sente il Grande Sé. Natura, sole, colori, luci, suoni, volti che sorridono nascondono la loro fine, la loro morte. Chi non Lo vuole conoscere non vuole conoscere il Volto Eterno che sorride ed è tutto, senza più la morte che frammenta. |
211) |
Chi procede senza partenza è già separato in attesa dell’unione. Al buio non ci sono suoni o parole, solo urla nel mondo. |
212) |
Determinare noi stessi senza la provenienza è essere morti perché non nati dentro, esistere da morti con una opacità totale. |
213) |
Se mostri volti ignobili neghi la tua natura e divieni altro, che non sei. |
214) |
Non cercare da dove veniamo, non sapere di essere il creato è da stolti. Non cercare da dove veniamo, saperlo, sapere di essere il creato è da saggi. |
215) |
Vestito di te stesso senza trasparenze non puoi che essere attraversato dal Buio del Divino. Ombre a schegge la tua esistenza. |
216) |
Non conoscendo la provenienza la si inventa. Ogni invenzione è uccidere la realtà dell’Anima, l’unica Porta alla Provenienza. |
217) |
Chi nasconde se stesso dietro le maschere è condannato a volti frammentati dietro. |
218) |
Il gioco degli specchi è il desiderio e l’attaccamento. Lo spazio che si crea tra loro aumenta i muri, il loro riflettere è chiarore di luna senza il sole. |
219) |
L’obiettivo universo è l’eterno provenire della creazione. |