120) |
Nulla è tolto, nulla è donato, il Vuoto è colmato, il pieno sarà svuotato, ma Uno è stato, è e sarà. |
121) |
Qualsiasi esistenza delle cose si ripeterà. L’Uno È, tornerà ad esserLo e ti trascinerà nel Suo gioco del divenire. |
122) |
Tutte le discriminazioni sostengono i ragionamenti del conoscente e dell’ignorante. |
123) |
Se per comprendere il mondo discrimini, le divisioni ti allontaneranno dalla comprensione. Il numero più grande è in te, i più piccoli fuori. |
124) |
Essere e non essere, sapere e non sapere, è solo l’Uno che è in te a permetterti la differenza. Alto e basso sono differenze che del molteplice mostrano i frammenti, ma indicano l’Unicità. |
125) |
Se ti poni tra coloro che dividono la Verità non sei che testimone della tua stoltezza. Pur sentendoti unico non sei che pezzi, pezzi che camminano con le gambe degli altri, solo tu puoi camminare con le tue. |
126) |
Nel destino karmico i passi nelle due direzioni – forma e non forma – alterano le posizioni, ma di certo si ritorna all’allineamento. Quindi, apparente moto ma stasi reale, realizzabile nell’Amor Divino. |
127) |
I versetti del due fanno un piano, non inclinarlo in te altrimenti perderai fede nell’Uno e precipiterai in te stesso. |
128) |
Se non ti volgi interiormente precipiti all’esterno. Le due forze, centrifuga e centripeta, in equilibrio nel piano che non si inclina, portano all’Uno. |
129) |
Rendi unico ciò che è separato. Il due non può separarsi da Uno, dentro da fuori, vero da falso, giusto da ingiusto, armonia da disarmonia, il soggetto dall’oggetto, l’essere dal Divino, il sacro dal profano. Chi separa non capisce, ruba ed uccide, odia e condanna. Proprio perché separa, può separarsi dall’universo. |
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